PETRA: ROCCE CHE PALPITANO D'ETERNITÀ - CODICE ISPIRAZIONE DI VIAGGIO: R54JOM10
Esistono libri che hanno cambiato la letteratura di un popolo, film che hanno reso celebre un evento, eroi che hanno segnato la storia, grandi personaggi che hanno apportato svolte all'umanità. E poi esistono luoghi lontani dai riflettori, chiusi in un silenzio prezioso, fermi nel tempo dopo millenni di storia, che sfuggono dal caos del mondo, da turisti frettolosi e considerazioni banali. Luoghi sacri. Luoghi immensi. Luoghi eterni. Luoghi come Petra, l'antica capitale dei Natabei.
Immobile e maestoso nelle sue rocce possenti ma morbide, questo sito archeologico fu scoperto solo nel 1812 dall'esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt che lo portò alla luce, sotto gli occhi stupiti del mondo intero. Fu una rivelazione. Il volto della Giordania cambiò per sempre.
Petra è un posto che solo pochi riescono a "vivere" davvero. È un posto che va capito, che va interiorizzato, va ammirato ed apprezzato così com'è, per la sua capacità di donare sensazioni forti ma diverse a ogni paio d'occhi che lo osservano e ad ogni paio di gambe che vi si inoltrano.
L'imponenza dei circa 800 monumenti scolpiti in queste rocce prodotte dalla sedimentazione di piccoli granelli di sabbia che le rende facili da scavare si affianca alla loro caratteristica gamma di colori naturali, con le sfumature che mettono insieme quelli del deserto, quelli dei tessuti, quelli delle spezie e di ogni tipico segno che richiama alla mente il mondo arabo dei beduini di centinaia di anni fa. Il giallo ocra, il dorato, il rosa, il viola, l'arancio, il rosso e il bianco s'incontrano e si miscelano come gli ingredienti di un tipico knafeh giordano, servito al termine di un pranzo prelibato.
Eppure, il tempo di una visita a Petra non sarà mai abbastanza per godervi a pieno ogni singola "portata" che il sito offre: terme, teatri, monasteri, strade colonnate, sale funerarie e tombe reali. Tutte una di seguito all'altra. Un trionfo di architettura. Un esempio di maestria. Un senso di nostalgia. Abbandono e disincanto. Tutte in un'unica realtà: Petra.